La cinta muraria dell'antica colonia di Hipponion fu indagata nel suo tratto Nord-Est tra il 1916 e il 1922.
Sullo scorcio del secolo scorso l'analisi delle foto aeree e alcune verifiche del terreno hanno permesso di approfondire la conoscenza sulla tecnica costruttiva e di accertare la successione di diverse fasi edilizie. Le mura greche di Hipponion erano dotate di varchi, piccole porte e porte monumentali, nelle quali sfociavano i più significativi assi viari di comunicazione fra il settore urbano e le aree extraurbane.
Il tratto di mura greche visitabile, lungo circa 500 metri, risulta essere quello che cingeva la città a Nord-Est ed è stato oggetto di ben cinque fasi edilizie nel corso di oltre duecento anni. Nella prima fase edilizia, che va dalla seconda metà del VI agli inizi del V secolo a.C. la cinta muraria consiste in una struttura rettilinea con zoccolo di pietre scistose cavate in loco e messe in opera a secco ed un elevato in mattoni crudi, realizzati con terra argillosa e paglia e semplicemente essiccati al sole senza essere cotti in fornace.
Nella seconda fase viene utilizzata una tecnica edilizia più evoluta, che prevede l'impiego di blocchi di arenaria locale messi in opera a secco. La cinta muraria di Hipponion viene fiancheggiata sul lato interno da un terrapieno, dove vengono edificate delle torri a pianta rettangolare. Nella terza fase edilizia, cominciata qualche decennio dopo la distruzione operata da Dionigi il Vecchio di Siracusa nel 388 a.C. viene ristrutturata almeno parte della cortina.
Nella quarta fase costruttiva, avvenuta tra il IV ed il III secolo a.C. le mura greche di Hipponion vennero dotate di quattro poderose torri esterne a base quadrata, sporgenti rispetto alla linea delle mura greche. La cinta era difesa ulteriormente in questa fase da un fossato largo circa quattro metri, oggi non più visibile. Nella quinta ed ultima fase (prima metà del III secolo a.C.) quasi contemporanea alla precedente, viene aggiunto a partire dalla torre V un tratto di cortina Ovest di circa 280 metri, intervallato da quattro torri cilindriche dotate di porta di sortita e scale per accedere a un piano superiore.
Le cinque fasi edilizie attestano da una parte la continua espansione della colonia locrese sino almeno al III secolo a.C. e d'altra parte testimoniano i continui conflitti che dovevano esserci tra Hipponion e Locri Epizefiri prima, e contro le popolazione brettie successivamente.