Barchetta Nuragica

Barchetta NuragicaCostituito dall'insieme di oggetti votivi e doni sacri portati dai pellegrini al celebre Santuario di Hera Lacinia, il Tesoro di Hera proviene in gran parte dagli scavi condotti sul Parco Archeologico di Capo Colonna.

Tra i reperti più interessanti del Tesoro spiccano il famoso Diadema Aureo, e la misteriosa Barchetta Nuragica del VII secolo a.C. La barchetta in bronzo è in chiaro stile nuragico, viene esposta nella sala del Museo Archeologico Nazionale di Crotone. Custodita insieme ai più raffinati reperti che costituiscono il ricco Tesoro di Hera Lacinia.

Si tratta di una tipica barchetta sarda, caratterizzata dalla forma convessa dello scafo con la chiglia appiattita e le murate diritte e lisce. Le murate terminano in alto in un bordo appiattito ed espanso all'interno e all'esterno, sul quale è saldato il ponte vero e proprio, anch'esso piatto e per nulla rialzantesi, come avviene nell'usuale tipologia delle navicelle sarde.

A poppa, sopra il bordo della Barchetta Nuragica, da una parte come dall'altra in posizione simmetrica, sono stati saldati due carri tirati da una coppia di buoi aggiogati. Due colombe, modellate con estrema e pregnante sintesi, si trovano invece a prua.

La Barchetta Nuragica di Crotone è un pezzo assolutamente unico in tutta l'Italia merdionale e ciò pone in risalto l'importanza che l'Heraion Lakinion doveva certamente avere forse anche al di fuori dei territori della Magna Grecia. L'antica colonia achea di Kroton, vicino alla quale sorgeva il Santuario di Hera Lacinia, era città potente e florida, e centro importante per gli scambi commerciali.

La vera particolarità della Barchetta Nuragica di Hera Lacinia, sta nel fatto di essere l'unica del suo genere rinvenuta negli scavi archeologici del meridione d'Italia. Infatti oltre che in Sardegna, questo tipo di produzioni bronzee, ottenute quasi certamente con la tecnica della cera persa, erano molto frequenti fra i corredi funerari delle necropoli etrusche del VIII-VI secolo a.C. e localizzate nel centro Italia.

La vera storia della Barchetta Nuragica di Crotone, e le vicessitudini per le quali giunse al Santuario di Hera Lacinia, resteranno forse ignote. Di certo chiunque abbia condotto la Barchetta Nuragica sull'Heraion Lakinion, dodici km più a sud di Crotone, doveva conoscere l'alto valore simbolico e votivo.