Realizzato da poco nella bella cornice dell'ex Convento francescano dei frati minori, il nuovo museo dell'Artigianato silano e della Difesa del suolo ospita reperti di archeologia industriale legati alle produzioni manifatturiere tipiche dell'altopiano silano.
E' stato realizzato nella bella cornice della Sila, grazie alla collaborazione tra il Comune di Longobucco e l'ente Parco Nazionale della Sila. Il Museo dell'Artigianato silano e della Difesa del suolo si inserisce nellambito del progetto di riqualificazione del territorio del Parco e della sua promozione come meta turismo culturale, oltre che naturalistico e sportivo.
Il Museo dell'Artigianato silano e della Difesa del suolo di Longobucco, è stato concepito sin dalla nascita quale Ecomuseo, ovvero quale istituzione culturale le cui componenti essenziali sono il territorio, la popolazione e il patrimonio, inteso come tutto quello a cui la comunità ha attribuito nel tempo sufficiente valore da essere manifestato.
L'Ecomuseo è un prototipi di recente concezione, nel territorio del Parco Nazionale della Sila se ne contano già tre. Insieme a quello di Longobucco, sono stati recentemente avviati anche il Museo dell'Olio di oliva e della Civiltà contadina di Zagarise (Cz), inaugurato il 16 novembre 2009, e il Museo della Civiltà agrosilvopastorale, delle Arti e delle Tradizioni di Albi (Cz).
La progettazione dell’allestimento del Museo è stata curata da Syremont, una società del Gruppo Thesauron che opera in contesti pubblici e privati (musei, teatri, castelli, ville storiche, collezioni private, parchi e giardini) ove è richiesta una riqualificazione immobiliare, paesaggistica o urbana finalizzata alla fruizione pubblica. A Novamusa, sempre del Gruppo Thesauron, è invece affidata la gestione dei servizi di accoglienza al pubblico.