Museo di Scolacium

Antiquarium di RoccellettaNell'area del Parco Archeologico di Scolacium, in località Roccelletta di Borgia, si trova Villa Mazza, un antico palazzo baronale con annesso rustico del XIX secolo, appartenuto al barone Valerio Mazza.

Con l'esproprio del 1982 lo Stato ha acquisito la residenza baronale di Villa Mazza adibendola ad antiquarium prima e museo successivamente, mentre il rustico con frantoio elettrico è stato conservato quale reperto di archeologia industriale. Le operazioni di restauro dell'intera Villa Mazza terminarono nel 1996 con l'apertura del Museo di Scolacium di Roccelletta di Borgia, che conserva i migliori reperti rinvenuti nell'area di scavo del Parco di Scolacium.

Il Museo di Scolacium si sviluppa su due piani contenendo all'interno i reperti rinvenuti negli scavi del Parco Archeologico e dell'intera area catanzarese. Se dell'antica Skylletion non sono emerse ancora strutture murarie, a causa della sovrapposizione del centro abitato della romana Scolacium, abbondante invece è il materiale ceramico rinvenuto di epoca ellenistica, tra cui si segnala una bella antefissa con Gorgone del VI secolo a.C.

Dell'epoca greca sono esposte varie monete in argento e altro materiale fittile in gran parte di piccolo taglio. Molto più consistenti invece sono i reperti di epoca romana, tra tutti spicca il grande ciclo statuario proveniente dell'area del foro romano.

Il ciclo statuario risalente al I secolo a.C. è composto da cinque grandi statue di togati romani, tra cui Genius Augusti, cinque ritratti, tra cui quelli identificati di Germanico, Agrippina Maggiore, Agrippina Minore, madre di Nerone, e la statua di un'imperatrice nelle vesta di Demetra del II secolo d.C. Degne di nota sono le sculture ritrovate nel teatro romano, tra cui spiccano due statue di togati del I secolo a.C. e tre teste ritratto di privati cittadini del I secolo d.C.

Sempre del teatro romano è rinvenuta parte della decorazione marmorea e fittile della scena, diversi frammenti di una epigrafe monumentale e l'epigrafe della Fors Fortuna. E poi ancora molti capitelli, resti di colonne e antefisse. Ovviamente più avanzano gli scavi nel Parco Archeologico e più aumentano i reperti da tenere nell'Antiquarium di Roccelletta.

Da ricerche preliminari sondate lungo la collina addossata al teatro romano, sono stati individuati non meno di tre aree termali, una necropoli e l'acquedotto cittadino, il tutto risalente all'epoca romana dell'antica Scolacium.