Nel 1982 l'area a sud di Catanzaro Lido, che corre parallela lungo il percorso della Strada Statale 106 Ionica, venne espropriata dallo Stato per istituirvi il Parco Archeologico di Scolacium e l'annesso Antiquarium di Roccelletta.
Infatti l'area in questione, oltre ad essere interessata dalla presenza dei resti della Basilica Normanna, ha portato in evidenza i resti considerevoli della antica colonia romana di Scolacium, costruita nel 120 a.C. sopra i ruderi della colonia greca di Skylletion. Dagli scavi iniziati nel 1965 non sono emerse strutture murarie della città greca, ma l'affioramento su tutta l'area del Parco Archeologico di abbondante materiale ceramico e monetale del VI secolo a.C. farebbe pensare alla sovrapposizione topografica delle due città.
All'ingresso del Parco Archeologico di Scolacium sono presenti i resti della imponente Basilica Normanna del XI secolo d.C. consacrata a Santa Maria della Roccella, e di cui oggi si ammirano le mura esterne e le absidi decorate con accorgimenti arabo-bizantini. Proseguendo sulla destra si arriva al museo Antiquarium di Roccelletta, dove è esposto il materiale rinvenuto dai continui scavi del Parco Archeologico.
Molto più consistenti invece, sono i resti murari della città di Scolacium, un itinerario con pannelli esplicativi, guida il visitatore alla scoperta della colonia romana. Verso mare si trova il foro romano, grande area rettangolare pavimentata con mattoni quadrati e circondata da portici. Ai margini della piazza sono già stati scavati un Caesareum, la Curia e un'aula termale. All'interno dell'area forense sono visibili un tempietto, una fontana monumentale e un tribunal.
Da questa zona proviene un gran numero di statue e ritratti che coprono un periodo compreso tra il I ed il III secolo d.C. esposti nell'antiquarium. Oltre il foro, appoggiato sulla collina, sorge il Teatro di Scolacium costruito in due fasi edilizie tra il I ed il II secolo d.C. Il teatro, costruito alla maniera greca a ridosso di una collina, aveva una capienza di 3.500 spettatori, ma doveva essere anche un centro di riunioni o comunque un edificio pubblico della Scolacium romana.
Dalla scena del teatro, provengono tre teste ritratto, una di età giulio-claudia, una di età flavia e riferiti ad aristocratici della città. Sempre dalla scena provengono due grandi statue in marmo bianco di togati, anch'esse esposte nell'Antiquarium di Roccelletta.
Gli scavi del Parco Archeologico di Scolacium riportano alla luce ogni giorno nuovi impianti dell'antica colonia romana di Scolacium, mentre restano pochi e forse irrecuperabili i resti dell'antica Skylletion. Sopra la collina, le ricerche preliminari hanno già individuato un anfiteatro del II secolo d.C. tre impianti termali, una necropoli e l'acquedotto, a completamento dell'antica Scolacium.