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Parco Archeologico dell'Antica Kaulon

L'identificazione dell'antica colonia di Kaulon con l'area compresa tra Punta Stilo e l'abitato di Monasterace Marina, si deve all' archeologo Paolo Orsi che nel 1890 rinvenne in prossimità della spiaggia, i resti di un monumentale tempio dorico, del quale purtroppo rimane solo il basamento in blocchi di arenaria.

Oggi il Parco archeologico dell'Antica Kaulon, sorge sul suggestivo promontorio di Punta Stilo, e ruota attorno al grande tempio dorico. Il Parco archeologico ingloba anche alcune zone immediatamente fuori il circuito murario dello stesso, situate in località sostanzialmente attigue.

Tra i siti archeologici più interessanti della Calabria, per le vicessitudini storiche e per la posizione di intermezzo tra le antiche e rivali colonie di Kroton e Lokroi, il Parco archeologico dell'Antica Kaulon si estende oltre il tempio dorico.

Infatti a 200 metri a sud-ovest rispetto del circuito murario, sorgeva il santuario della Passoliera, di cui Paolo Orsi rinvenne solo alcune terrecotte architettoniche pertinenti a diverse fasi comprese tra il VI ed il V secolo a.C. Da quest'area però provengono anche alcuni frammenti ceramici del VIII secolo a.C. che confermerebbero la cronologia della fondazione dell'antica Kaulon.

Molto più consistenti invece i resti del grande tempio dorico del V secolo a.C. il cui basamento in arenaria è ben conservato. L'edificio, lungo 41 metri per 18,20 di larghezza, con peroptero in antis (6 x 14 colonne), era provvisto di una cella con pronao, opistodomo e scale di accesso al tetto. La copertura era di tegole in marmo di Paros. Intorno si vedono i resti di una gradinata per gli altari e del muro del temenos.

Delle mura, provviste di torri a base rettangolare e porte, sono visibili ampi settori relativi a quattro distinte fasi evolutive che coprono un arco cronologico che va dal VII al III a.C. Nell'area archeologica di Monasterace Marina, sono evidenti resti dell'abitato di Kaulon, che aveva impianto ortogonale con le plateie disposte parallelamente alla linea di costa.

Tra le abitazioni dell'area archeologica si segnala cosiddetta Casa del drago, scoperta nel 1960 e munita di uno splendido mosaico policromo figurato con mostro marino che ne decorava un ambiente. Il mosaico è ora esposto presso il Museo Archeologico di Reggio Calabria. Nei dintorni dell'area archeologica, in contrada Fontanelle di Monasterace Marina, sono visibili gli avanzi di una villa romana del I secolo a.C.

Il Museo, situato a monte della SS 106, alle spalle del Parco, racconta la città secondo un percorso che illustra l’abitato, le aree sacre e le necropoli. Tra i manufatti, si segnalano gli splendidi elementi di armature, ex voto provenienti dal tempio dorico. Un reperto di grande valenza scientifica è la tabula bronzea iscritta, "Tabula Cauloniensis", con dedica a Zeus in alfabeto acheo (470-460 a.C.).