Il Parco Archeologico di Locri Epizefiri si trova a circa 4 Km a sud in direzione Reggio Calabria dall'odierno centro abitato di Locri. L'ingresso, costituito dal nuovo Museo Archeologico Nazionale di Locri Epizefiri, è direttamente accessibile dalla SS 106 Ionica.
Il Parco protegge una vasta area in contrada Marasà in cui è stata individuata l'antica colonia locrese di Lokroi Epizephirioi. Dietro l’edificio museale prende avvio un primo percorso che, fiancheggiando il tratto di fortificazioni che cingeva la città antica verso Est, permette la fruizione del settore extraurbano occupato dalle aree sacre di Zeus Saettante e Demetra Tesmophoros, ricadenti nella contrada Parapezza, sino a raggiungere il primo Santuario di Afrodite posto in contrada Marasà, con i resti del tempio ionico.
Un secondo percorso parte sempre alle spalle del Museo Archeologico e costeggia le mura parallele alla linea di costa, in corrispondenza dell'antico bacino portuale, e conduce all'altra area sacra ad Afrodite, quella extramuranea di Marasà Sud.
Lo scavo di Centocamere è raggiungibile anche riprendendo dal piazzale del Museo Archeologico la SS 106 Ionica per circa 200 metri sino allo sbocco di una stradella campestre che corrisponde forse ad un percorso antico che metteva in comunicazione l’area collinare alla spiaggia.
A tale stradella si innesta, in corrispondenza dello scavo di Marasà Sud, il percorso che arriva dal Museo, e dà inizio al quarto percorso, che immette nel cuore della città romana, dove l’ottocentesco Casino Macrì, parzialmente edificato su un monumentale edificio termale, è destinato a diventare una nuova sede museale.
La stradella a monte sfocia nel Dromo, anch’esso corrispondente ad un asse viario antico, che conduce ad altre aree archeologiche esterne al Parco. Verso Est si giunge alla contrada Pirettina, raggiungibile anche dal Museo percorrendo la strada che dalla SS 106 conduce verso monte. In quest'area sono visitabili i resti monumentali del Teatro di Locri Epizefiri, e la teca che conteneva le famose tabelle bronzee del santuario di Zeus Olimpio.