Popoloso comune del cosentino con oltre 40 mila abitanti, il borgo medievale di Corigliano Calabro sorge a 240 metri di altitudine arroccato sopra uno sperone roccioso a guardia della Sibaritide.
Le origini del borgo sarebbero da riportare all'epoca dell'incursione araba del 977 da parte dell'emiro di Palermo, al Quasim, quando alcuni abitanti dei villaggi costieri si ripararono in luoghi più elevati, determinando lo sviluppo del piccolo villaggio di Corellianum. Il borgo prese impulso il secolo successivo con l'arrivo dei Normanni in Calabria, e la costruzione del Castello voluto da Roberto il Guiscardo nel 1073. Il centro abitato prende forma intorno al maniero posto a difesa dei territori della Piana di Sibari.
Durante il XIV secolo vi era stata accolta una comunità ebraica e nella località "Pendino" venne costruito il monastero francescano. Nel 1276 la città arrivò a circa 2700 abitanti. Nel XIV secolo fu sotto il dominio dei conti di Sangineto per passare in seguito ai Sanseverino.
Un arresto dello sviluppo si ebbe nel XV secolo, a causa del continuo stato di guerra tra Angioini e Aragonesi. Nel 1532 il numero degli abitanti era cresciuto quasi a 4.000 e nel 1538 la città riuscì a respingere l'attacco del pirata saraceno Barbarossa. Nel XVII secolo la malaria e la peste decimarono la popolazione di Corigliano avviando un lungo periodo di declino economico, dovuto in gran parte ai terreni paludosi della Piana di Sibari. Il paese prese nuovamente vigore nel XVIII secolo, quando iniziarono le prime operazioni di bonifica delle paludi circostanti.
Nel 1863 Corigliano prese la denominazione di Corigliano Calabro per distinguerlo da Corigliano d'Otranto. Il borgo medievale, sovrastato dalla mole del castello ducale, conta diverse chiese importanti e palazzi baronali del XVII e XVIII secolo, e altri monumenti storici, tra cui il Ponte Canale, acquedotto a due arcate sovrapposte edificato nel XV secolo, che attraversa il borgo antico.
Tra le chiese più importanti di Corigliano Calabro vi è quella del Carmine, consacrata nel 1493 vicino l'ex convento dei Carmelitani, e dotata di pregevoli affreschi cinquecenteschi sulla facciata.
Oggi Corigliano è importante centro agro-industriale della provincia cosentina grazie alla coltivazione delle Clementine di Calabria e della Liquirizia di Rossano. La vicinanza al mare, alle bianche spiagge della Costa degli Achei, ne fa una delle più note località balneari dell'Alto Ionio cosentino, che nella frazione Schiavonea ha sviluppato diversi hotel e residence turistici.