Il Parco Regionale delle Serre, istituito con Legge Regionale nel 1990, occupa una superficie di 17.687 ettari lungo la Catena delle Serre.
Di recente è stata inserita nel perimetro del Parco anche la zona umida del lago Angitola, con ulteriori 875 ettari di superficie, che comunque si trovano in posizione discontinua rispetto l'unità territoriale propria del Parco. Inserita tra le cosiddette Alpi Calabresi, la Catena delle Serre è un complesso montuoso di origine granitica, frapposto tra i monti della Sila a nord, e quelli dell'Aspromonte a sud di essa.
Questa zona di intermezzo costituisce la congiunzione naturale e morfologica dell'intero sistema montuoso calabrese, con grande rilevanza per il suo assetto ecologico. La parte sommitale del Parco Regionale delle Serre presenta tratti pianeggianti, le tipiche conche dell'alta valle dell'Ancinale.
Ad est si trova la valle del torrente Stilaro, attorno alla quale si distende il bellissimo Bosco di Stilo, ricco di abeti bianchi misti al faggio, con rigoglioso sottobosco di eriche e agrifogli. Alimentati dall'apporto d'acqua delle innumerevoli sorgenti, i corsi d'acqua del versante orientale delle Serre si trasformano in impetuosi torrenti che a valle danno luogo a forre impenetrabili e gole strettissime che aprono una serie interminabile di cascate come, quelle spettacolari del Marmarico che saltano oltre 90 metri di dislivello.
Alle spettacolari cascate e alle forre ombrose del settore orientale del Parco Regionale delle Serre, si accompagna il maestoso habitat rupestre dei monti Mammicomito e Consolino, dai quali si estraeva il minerale che alimentava le fonderie di Ferdinandea e Mongiana, oggi ricadenti nel territorio del Parco.
A sud-ovest, sul versante occidentale, si trova il gruppo dei monti Crocco e il monte Seduto che avvolgono con un interrotto anfiteatro di boschi l'area entro cui scorrono le valli dei fiumi Metramo, Fermano e Marepotamo.
All'interno del Parco Regionale delle Serre sono individuati e protetti alcuni lembi primigeni di foresta montana, tra cui il Bosco di Santa Maria, che si estende a sud-ovest del paese di Serra San Bruno per una superficie di 747 ettari, e dotato di monumentali esemplari di abete bianco. Il Bosco di Stilo invece, si estende per una superficie di 4.913 ettari alle pendici del monte Consolino, e rappresenta la più significativa testimonianza di bosco tipico delle Serre dove all'abete bianco si associa il faggio nelle quote più alte.
All'interno del Bosco di Stilo sono numerosi i branchi di cinghiale e il gatto selvatico. Fuori dal perimetro del Parco Regionale delle Serre, ma non per questo meno importante, si trova l'Oasi WWF del lago di Angitola, una delle riserve palustri più importanti del Mediterraneo, zona di sosta di numerose specie di uccelli migratori.