Chiesa di Santa Maria delle Grazie

Chiesa di Santa Maria delle GrazieChiesa Matrice dell'antico borgo medievale di San Giovanni in Fiore, la chiesa di Santa Maria delle Grazie venne edificata nel XVI secolo per volontà dell'abate Salvatore Rota in occasione del forte sviluppo urbano del nuovo centro silano.

La chiesa è la seconda edificata nel borgo di San Giovanni in Fiore, 350 anni dopo l'Abbazia Florense. La storia della chiesa Matrice è fortemente legata allo sviluppo urbanistico del borgo di San Giovanni in Fiore. La sua fondazione si fa risalire al periodo della nascita della città civica, quando all'allora abate Salvatore Rota, venne concesso la costituzione di una "fondazione universitaria" (città) nei territori della Sila abbadiale.

La costruzione della chiesa coincide infatti con le prime opere urbanistiche realizzate del borgo silano. Risale a quel periodo la realizzazione del primo asse stradale sterrato, che partendo dall'Abbazia Florense, sproseguiva salendo verso il costone ove ora si trova l'attuale rione "Curtigliu", aprendosi poi in uno spiazzo centrale, che solo successivamente sarebbe divenuto l'attuale Piazza Abate Gioacchino.

Sopra questo primo spiazzo l'abate Rota edificò la chiesa Matrice di San Giovanni in Fiore. Il primo impianto si presentava a navata unica e di piccole dimensioni. Nel Seicento, l'edificio venne abbattuto e ricostruito ex-novo per coontenere la numerosa popolazione del borgo in forte espansione. Nel XVIII secolo la chiesa di Santa Maria delle Grazie venne nuovamente abbattuta e ricostruita in forme barocche, con tre grandi navate.

La chiesa attuale è a tre navate, con tre ingressi posti sulla facciata principale, mentre un quarto ingresso è sito in fondo la navata destra, dando accesso al vicolo laterale che porta a via Florens. Dell'impianto originario il portale in pietra arenaria di stile rinascimentale con arco a tutto sesto ed interamente decorato. Al suo interno è possibile ammirare l'altare di stile barocco, il coro che risale al 1700, e varie opere artigianali ed artistiche tra le quali il singolare busto dell'Ecce Homo.

La chiesa custodisce numerosi paramenti sacri, alcuni citati. Oltre alle statue e alle tele, vi sono calici in argento, ostensori, sempre in argento argenteria varia di periodo seicento – settecentesco, antifonari pergamentacei decorati da frate Gioacchino Buongiovanni risalenti al 1776. Prezioso è il fonte battesimale scolpito in pietra granitica del 1720, così come il battistero barocco scolpito in legno di noce, e il pulpito sempre in legno di noce, del 1794.