«Desta preoccupazione il sequestro del parco eolico Wind Farm di Isola Capo Rizzuto, al termine di un’operazione contro la cosca Arena portata a termine dalla Guardia di Finanza e coordinata dalla Dda di Catanzaro, a cui va il plauso dell’associazione per l’impegno e la costanza nel reprimere e contrastare le illegalità».
Questo il primo commento dei vertici regionali di Legambiente in relazione al sequestro del parco eolico di Isola di Capo Rizzuto, che ha fatto emergere gravi connivenze tra ndrangheta e funzionari regionali. Legambiente Calabria «esterna tutta la perplessità nell’apprendere che nell’ambito delle indagini sono emerse irregolarità di ogni tipo sul parco che, con i suoi 48 aerogeneratori, è tra i più grandi d’Europa: certificazioni e valutazioni carenti o addirittura mancanti, impiegati al servizio della criminalità, funzionari corrotti e istituzioni a dir poco condizionate dalle infiltrazioni delinquenziali. Una situazione di degrado della cosa pubblica che non può non suscitare sconcerto. Soprattutto perché si manifesta in un settore strategico come quello delle energie rinnovabili». Per Falcone, «preoccupazione, perplessità e sconcerto che, per la verità, vanno retrodatati: risale a qualche tempo fa l’allarme lanciato attorno al “grande affare” dell’eolico, che ha trovato in particolare nel Crotonese terreno fertile (5 parchi e 158 aerogeneratori attivi), con centinaia di pale innalzate lungo tutta la costa, a volte violando un paesaggio mozzafiato. La vicenda di Isola Capo Rizzuto non può non indurre la Regione Calabria – ed è questa la richiesta di Legambiente Calabria – ad una più attenta e stringente legislazione e a una puntuale applicazione delle norme, in modo da imporre rigore e trasparenza sulle autorizzazioni da concedere e una ferrea revisione per quelle già concesse: pendono ben 630 richieste mentre sono in corso di realizzazione, in particolare sempre nel Crotonese, diversi parchi eolici». Legambiente segnala infine che proprio nel Crotonese si stiano condensando interessi particolari nel business dell'energia rinnovabile. (fonte : crotone24news)