Aggiornamento del Responsabile del Servizio di prevenzione e protezione aziendale: Le specifiche del Modulo B.
Formazione professionale e aggiornamento delle competenze sono due dei requisiti richiesti dal Testo Unico in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro per acquisire il ruolo di RSPP e ASPP.
L'articolo 32 del citato decreto legislativo 81/2008 disciplina i requisiti e le capacità richieste al Responsabile del servizio di prevenzione e protezione aziendale. Requisiti e capacità che debbono essere adeguati alla natura dei rischi presenti negli ambienti di lavoro, e relativi alle diverse attività lavorative. Al fine di garantire il requisito come previsto dalla normativa, la conferenza stato-regioni con l'accordo del 7 luglio 2016, impone la frequenza del Modulo B.
Il modulo è specifico per acquisire quelle nozioni e quegli aggiornamenti richiesti necessari per conoscere gli ambienti di lavoro di specifici comparti. Nello specifico e nelle intenzioni del legislatore il modulo B assolve alcuni bisogni formativi:
- individuare i pericoli e valutare i rischi presenti negli ambienti di lavoro, compresi i rischi ergonomici e lo stress da lavoro correlato;
- individuare le misure di prevenzione e protezione presenti negli specifici comparti, compresi i dispositivi di protezione individuale riferiti alla specifica natura dell'attività lavorativa;
- contribuire ad individuare adeguati soluzioni tecniche e procedurali per ogni tipo di rischio individuato.
Conoscenze che per chiunque voglia candidarsi ad una assunzione incarico RSPP esterno si rendono necessarie. Nell'anno 2006 l'accordo tra stato-regioni ha suddiviso l'intero scibile delle attività lavorative in 9 macrosettori individuabili mediante un codice ATECO (codice di classificazione delle attività economiche). Ciononostante l'impostazione del percorso formativo relativo al modulo B ha ricevuto nel corso degli anni parecchie critiche relative alla presenza di argomenti comuni in tutti i programmi formativi di ogni macrosettore. Non era garantita la differenza di formazione tra professionisti operanti in macrosettori diversi.
Il nuovo accordo del 2016 invece rende operativa la nuova impostazione del modulo B superando le criticità rilevate nel corso degli anni. A tale proposito viene previsto un modulo comune a tutti, di 48 ore, nel quale dovranno essere trattati i seguenti argomenti: tecniche specifiche di valutazione dei rischi e analisi degli incidenti, ambiente e luoghi di lavoro, rischio incendio e gestione delle emergenze, rischio elettrico, rischio meccanico, agenti biologici, organizzazione dei processi produttivi.
All'interno di questo modulo però le metodologie didattiche dovranno avere carattere operativo e fortemente orientato alla risoluzione dei problemi specifici rispetto agli ambienti di lavoro trattati e rispetto alla diverse categorie ateco. In sostanza rimangono comuni i temi trattati, cambiando invece le metodologie didattiche che dovranno appunto adeguarsi ai diversi settori di riferimento.
Anche questa nuova impostazione però non ha convinto molti specialisti del settore, che invece si aspettavano una maggiore attenzione e durata della parte specialistica del corso per il modulo B. Nel concreto questo modulo verrà frequentato da soggetti appartenenti alle più disparate attività lavorative, risultando per questo difficile diversificare la trattazione degli argomenti in modo da risultare più specifico possibile.
Su questo la normativa non introduce nessun elemento di aiuto, pertanto sarà compito degli enti formativi organizzare moduli B per ciascun settore di attività. Il rischio è quello di avere corsi di formazione poco specifici e molto generici, più orientati alle esigenze dell'ente formativo, che del consulente RSPP da formare.