La tradizione del calcio in Calabria e le sue stelle nascenti

Sembra che il vivaio del calcio calabrese stia muovendo passi importanti, diventando a poco a poco una realtà molto prestigiosa e che comincia a funzionare bene.

Questo è stato reso possibile grazie ad una costante programmazione e valorizzazione delle giovani promesse del territorio da parte di società che si affidano da anni ad allenatori competenti e a strutture dedicate, e in certi casi non hanno nulla da invidiare a quelle straniere. Diamo uno sguardo più da vicino alla situazione calcistica di questa regione, analizzando le principali sinergie con il suo tessuto socio-culturale.

La classe non è acqua

La società cosentina Rende Calcio è una delle sorprese più belle del girone C di Serie C delle ultime stagioni, grazie ad uno staff motivato, al nuovo stadio Lorenzon, ad una rosa di giovani promesse che fanno ben sperare oltre che ad una preziosa sinergia con gli enti territoriali. I 41 punti guadagnati nella sola prima parte della stagione 2018 hanno confermato le aspettative, promuovendo a pieni voti tutto l'impegno messo in campo dalla società. Questo vento positivo non soffia solo in campo, ma più in generale all'interno di un contesto socio-culturale che gravita intorno a questo comune dove si trova la prestigiosa Università della Calabria, il più esteso campus universitario italiano e una delle più moderne università d’Italia. Il progetto diventa quindi più ampio e coinvolge anche grandi aziende che sono pronte a scendere in campo per scommettere su giovani talentuosi, che un giorno potrebbero raggiungere i livelli di stelle calcistiche del calibro di Vincenzo Iaquinta, Giovanni Morabito, Giuseppe Sculli, Mark Juliano, Stefano Fiore o del mitico ex terzino destro del Milan Gennaro Gattuso.

Predisposizione naturale o duro allenamento?

Come abbiamo visto, nel campionato nazionale di Serie A ci sono diversi fuoriclasse calabresi che rappresentano un vanto dei tifosi delle squadre di appartenenza e motivo di orgoglio per le città di provenienza. Sicuramente i miglioramenti realizzati negli ultimi anni all'interno dei club che utilizzano strutture più moderne e si focalizzano su allenamenti qualitativamente alti oggi giocano un ruolo importante nella prestazione finale di un giocatore, anche se la personalità del calciatore calabrese di suo sembra essere predisposta naturalmente ad essere vincente. Il ventitreenne Domenico Berardi detto "Mimmo", considerato il giocatore più giovane a raggiungere 30 goal nella Serie A dal 1958, sembra incarnare perfettamente il talento del campione descritto in precedenza. Inoltre è nato in agosto, è del Leone e ha conquistato l'apice della carriera a soli 23 anni, tre caratteristiche che secondo l'infografica redatta da Betway rappresenterebbero tratti distintivi tipici dei veri campioni. Questa ricerca, prendendo in considerazione 236 eccellenze mondiali non solo in campo sportivo, ma anche in quello musicale e cinematografico ha cercato di cogliere gli elementi comuni di queste personalità vincenti, partendo dall'idea di fondo che fortuna e impegno possano essere due strade ugualmente valide per raggiungere il successo nella vita di una persona.

Si torna in campo con nuove sfide

Il tema della ricerca di talenti validi made in Italy è sempre attuale e al calcio italiano serve un nuovo progetto che possa formare e lavorare sulla crescita dei giovanissimi, soprattutto all'interno di piccoli club, che spesso riservano perle inaspettate, come i Reggini della Segato che quest'anno si sono laureati campioni regionali, dopo aver conquistato la Coppa Calabria nel rinomato centro tecnico FIGC di Catanzaro. Ma qual è lo scenario attuale del calcio calabrese? Il temibile Cosenza e il Crotone sono pronte per riaffrontarsi tra i cadetti dopo sedici anni, mentre in terza serie Reggina, la squadra del capoluogo di regione, Rende e Vibonese si sfideranno in dodici straregionali e quattordici derby, sette nel girone d’andata e altri sette subito dopo il fatidico giro di boa, in sei prestigiose piazze regionali. I tifosi non vedono l'ora di veder la propria squadra vincere quella che per tanti è la partita dell’anno. Anche se le squadre calabresi mancano dalla Serie A, il divertimento non mancherà tra Serie B e Serie C con il duello per eccellenza Cosenza contro la squadra del Crotone, con Braglia contro Stroppa. Anche il Catanzaro di mister Auteri punta ad un campionato di prima fascia, come la Reggina di Taibi e Cevoli che hanno confermato un gruppo vario e di qualità. Il Vibonese ha dalla sua l'aver confermato uno zoccolo duro come la passata stagione, impreziosendo la squadra grazie alla guida di mister Orlandi con elementi di categoria e giovani talentuosi che hanno già mostrato al pubblico le loro qualità.

La Calabria mai come quest'anno ha dunque bisogno, con l’aiuto di tutti i principali interlocutori istituzionali, di promuovere la diffusione dell'attività sportiva nel territorio attraverso una mentalità nuova e sinergica, in particolare di quella calcistica, creando le condizioni strutturali e logistiche per chi, all'interno dei tanti club presenti nella regione si impegna quotidianamente a formare giovani promesse, che un giorno potrebbero volare in Serie A, come è già successo per tanti di loro. Questo in sintesi è stato il pensiero di Malagò già nel 2014 e le cose sembrano aver lentamente preso il loro corso, ma c'è ancora tanto lavoro per una stagione 2018/2019 tutta da giocare!