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I Bronzi di Riace trasferiti al museo di Reggio Calabria

Dopo quattro anni di esilio le magnifiche statue arcaiche torneranno nel Museo Archeologico della Magna Grecia

Sono tornati finalmente a casa dopo quattro anni di esilio nella sala Monteleone di Palazzo Campanella, i celeberrimi Bronzi di Riace, tra le più belle e ammirate statue bronzee del mondo. Il trasferimento da Palazzo Campanella a Palazzo Piacentini, sede del Museo della Magna Grecia di Reggio Calabria, è avvenuto questa notte alla presenza del ministro Massimo Bray e di un nutrito dispositivo di sicurezza. I due Guerrieri sono stati adagiati in delle grandi casse rosse e caricati sul mezzo speciale che li ha condotti nel museo.

Le operazioni di trasferimento dei Bronzi di Riace sono durate parecchie ore e si sono concluse perfettamente. Adesso si attende solo l'inaugurazione del nuovo e restaurato Museo della Magna Grecia per poter ammirare i Bronzi di Riace nella loro posizione naturale.

Durante la permanenza forzata a Palazzo Campanella, sede del Consiglio regionale della Calabria, le due statue erano state adagiate in posizione orizzontale. I Bronzi di Riace erano stati trasferiti nel 2009 per consentire il restauro del Museo della Magna Grecia, restauro durato quattro anni tra le polemiche e fondi mai disponibili. Nel mese di maggio un accordo tra la Regione Calabria ed il Ministero per i Beni e le Attività Culturali libera l'ultima tranche da 6 milioni di euro, necessaria a concludere il restauro del museo e per approntare l'operazione di trasferimento.

Nella notte i Bronzi di Riace sono quindi tornati a casa, tra la gioia della gente che ha voluto accompagnare i due Guerrieri nel loro breve ma attesissimo viaggio. Il ministro Massimo Bray intervistato circa la possibilità che i Bronzi siano spostati all'Expo di Milano, ha chiuso ogni polemica.

«Sono un patrimonio realmente inestimabile - ha dichiarato il ministro - e bisogna trattarli con cura come se fossero veramente due nostri amici, due grandi testimoni a cui vogliamo bene che ci sapranno guidare nel compito che abbiamo di fronte di continuare la tutela del nostro patrimonio storico articolo. La loro delicatezza credo che renda davvero difficlle ogni loro spostamento».