Longobucco

LongobuccoAbbarbicato ad 850 metri di altitudine lungo i costoni scoscesi del monte Altare, il borgo di Longobucco occupa l'alta valle del fiume Trionto, tra le più selvagge e spettacolari della Sila Greca.

Il territorio impervio era un tempo ricco di miniere di rame e di argento sopratutto, minerali regolarmente estratti sino al XVIII secolo, quando il devastante terremoto del 1783 fece crollare le ricche miniere. Il borgo sembra sospeso in aria tra il mar Ionio ad est, e le alte cime della Sila ad ovest di esso, circondato da una natura rigogliosa quanto selvaggia.

Il toponimo di Longobucco pare sia derivato dal latino Longus Borgus, che stava ad indicare in epoca normanna un luogo lontano ma ricco di miniere d'argento, quindi importante. Di certo l'attività estrattiva prese vigore con gli svevi che vi edificarono la prima torre fortificata a controllo della valle del Trionto. Sempre in epoca sveva venne edificata la chiesa Matrice di Longobucco, dedicata a Santa Maria Assunta, presenta una bella facciata in pietra nera con decorazioni romaniche e barocche.

Accanto alla chiesa Matrice si erge la Torre Campanaria, vero simbolo storico di Longobucco che ne ricorda l'importanza in epoca medievale. La Torre Campanaria venne costruita nel XII secolo dagli svevi, come torre di avvistamento, poi riadattata a campanile nel XVIII secolo. Alta 32 metri, la Torre presenta un corpo quadrangolare eseguito con blocchi squadrati di tufo.

Il centro storico del paese si snoda intorno alla chiesa Matrice ed alla Torre Campanaria, fatto di viuzze strette dove antichi artigiani aprono le loro botteghe e le osterie che qui si chiamano cantine. Tra le escursioni più interessanti da fare a Longobucco vi è la famosa Via delle Miniere, un percorso storico e naturalistico che conduce lungo i fitti boschi d'intorno, dove una volta si estraeva la galena argentifera.

Vero e proprio museo all'aperto, la Via delle Miniere conduce sino al monte Altare e consente di vedere i luoghi dove si lavorava il legname raccolto nei fitti boschi di conifere della Sila.

Longobucco è tra le località montane della Sila, dove la natura circostante ed il paesaggio sono protagonisti. Seguendo il sentiero delle Vie delle Miniere si giunge sulla cima del monte Altare, a 1.700 metri di altitudine, da qui si gode una magnifica veduta sull'aspra valle del Trionto.

In agro del comune di Longobucco si trova il bosco di Gallopane, tra i più noti e selvaggi della Sila, protetto dalla omonima Riserva Naturale. Ad ovest dell'abitato si raggiunge il lago Cecita, porta d'ingresso al Parco Nazionale della Sila.