Lago Costantino

Lago CostantinoAll'interno del Massicico dell'Aspromonte, nelle vicinanze della famosa località turistica di Gambarie, sorge il piccolo laghetto naturale di Costantino, una volta chiamato degli Oleandri per la presenza di tali alberi.

Il lago Costantino si formò durante l'alluvione nel 1973. Dopo giorni di intense piogge, il 1 gennaio 1973, una frana di enorme dimensioni si rovesciò sul letto del torrente Bonamico, in un tratto mediano della zona tra Polsi e San Luca, assestandosi perfettamente da una sponda all'altra. Si formò così una diga naturale e, nello spazio di qualche giorno, una enorme quantità di acqua e fango riempì l'invaso.

La zona interessata è ricca di oleandri, per tale motivo il lago creatosi in un primo tempo, venne battezzato "degli oleandri", in seguito fu denominato ufficialmente "lago Costantino", dal nome dell'antico monastero di San Costantino del X secolo che sorgeva in quei pressi. Col passare del tempo la distesa d'acqua assunse sempre più le caratteristiche di un vero e proprio lago, con la tipica vegetazione sulle sponde, con la formazione di piccole spiagge e soprattutto con l'allocazione di una fauna prettamente lacustre.

Le acque sono talmente limpide e pulite che può essere utilizzata come riserva di acqua potabile. Il lago Costantino, che in origine aveva una portata d'acqua di 7 milioni di metri cubi, si sviluppa in lunghezza per circa 2,4 km sul letto del fiume, per un perimetro totale di circa 5 km e una profondità massima di circa 18 metri. La profondità diminuisce di anno in anno a causa del deposito alluvionale che trasportato dalle acque del torrente Bonamico si riversa nel lago facendo alzare il fondo.

Col passare del tempo il lago Costantino sarà quindi destinato a scomparire lasciando il posto ad una enorme distesa di sabbia. Il lago Costantino è stato riscoperto dal grande pubblico negli '80, grazie ad associazioni ambientaliste o escursionistiche, operanti in ambito locale, che hanno cominciato ad organizzare visite del sito aperte a tutti, nel periodo in cui in Italia si faceva, finalmente, strada la moda del trekking.