Locri Epizefiri

Locri EpizefiriL'antica colonia locrese di Lokroi Epizephyrioi fu fondata, secondo una notizia di Strabone, confermata anche dai riscontri archeologici, poco dopo la fondazione di Kroton avvenuta nel 709 a.C. da coloni che provenivano dalla regione della Locride Ozolia o dalla Locride Opunzia.

Aristotele invece sostiene che i fondatori fossero in realtà dei servi fuggiti con le mogli dei loro padroni, impegnati con Sparta nella guerra contro i Messeni. Tale asserzione, negata più tardi da Timeo, fu confermata da Polibio (Storie XII, 5-10), che raccolse le testimonianze dirette dei discendenti locresi. A queste origini è forse da riferire l'uso singolare della matrilinearità nella discendenza nobiliare in uso a Locri Epizefiri.

Locri Epizefiri era organizzata secondo un modello tipico della madrepatria, con una rigida aristocrazia conservatrice e guerriera che deteneva il potere e lo esercitava attraverso l'Assemblea dei Mille che comprendeva, probabilmente, tutti i cittadini capo famiglia che godevano dei pieni diritti politici. Fin dall'antichità la città di Lokroi Epizephyrioi è ricordata e citata da vari pensatori, per l'attività legislativa di Zaleuco, redattore del primo codice europeo di leggi scritte, che sembra essere rimasto in vigore per oltre duecento anni.

Tra la fine del VII e l'inizio del VI secolo a.C. si datano le fondazioni delle due subcolonie locresi, Hipponion e Medma, fondate sul mar Tirreno in un'ottica di espansione territoriale ad Occidente per bloccare di fatto l'espansione verso nord delle vicina colonia calcidese di Rhegion.

LA BATTAGLIA SUL FIUME SAGRA. Poco prima del 550 a.C. le fonti raccontano la mitologica battaglia sul fiume Sagra, in cui i locresi alleati con i reggini riuscirono a bloccare la potente città di Kroton. La leggenda narra di un intervento miracoloso dei Dioscuri, figli di Zeus e protettori della città di Lokroi, che sarebbero stati visti combattere sul campo di battaglia aiutando i 10.000 locresi ad avere il sopravvento sui 130.000 avversari.

La vittoria della Sagra comunque non portò particolari benefici per Locri Epizefiri in termini di potere politico, visto che negli anni a venire la città fu costretta a chiedere ripetutamente aiuto a Siracusa per difendersi dagli attacchi di Rhegion, il cui tiranno Anassilao avviò una possente campagna di espansione teritoriale sia a nord che oltre lo Stretto.

Nel 422 a.C. Lokroi dovette cedere l'autonomia alle sue colonie sul Tirreno, le quali si ribellarono con l'appoggio della città di Crotone. Dionisio I di Siracusa sposò una giovane locrese concedendo alla città ampliamenti territoriali ai danni di Rhegion, pesantemente sconfitta nella sua campagna di Sicilia. Ma Locri Epizefiri pagò cara l'alleanza con Siracusa, quando nel 356 a.C. il tiranno Dionisio II, scacciato dalla Sicilia, riparò a Locri dando inizio ad una odiosa tirannide terminata col massacro della sua famiglia e di altri locresi.

Dopo aver parteggiato per Pirro e occupata da Annibale nel 216 a.C. Lokroi Epizephyrioi entrò in orbita romana divenendo municipium nel 205 a.C. Tra le colonie più interessanti della Magna grecia di Calabria, Locri Epizefiri diede i natali a Zaleuco, che avrebbe prodotto il primo codice scritto di leggi con relative pene, e alla poetessa Nosside, emula di Saffo e maggiore poetessa della Magna grecia.

Altro elemento interessante dell'antica Locri Epizefiri è dato dal singolare uso della matrelinearità nella discendenza nobiliare, e dall'uso della prostituzione sacra, attestata sui codici dell'epoca.